Chiesa S. Filippo Neri
Una meraviglia inaspettata accessibile unicamente dal Domus Mariae Benessere.
Ultimata nel 1669 e consacrata nel 1770 a opera di Giovanni Vermexio, la chiesa di San Filippo Neri è una perla nell'isola di Ortigia.
In passato, Via Vittorio Veneto era l'arteria principale dell'isola attraverso cui facevano ingresso i vicerè e i regnanti.
La facciata è sobria e presenta, sulla sinistra la lucertolina, firma dell'architetto Vermexio.
Nel 1693 la chiesa subì gravi danni in seguito al terremoto che colpì tutta la Sicilia Orientale.
Nel 1866 fu adibita ad alloggio militare, scuola d'arte e magazzino.
Nel 1923 fu affidata alla Congregazione delle Suore Orsoline che crearono un ingresso interno tra il Convento e la Chiesa.
Ancora oggi, la Chiesa è accessibile dal Domus Mariae Benessere.
Non stupitevi, quindi, se nel cercare la sala ristorante vi troverete dentro un'autentica opera di architettura e di arte.
La pianta della Chiesa è ottagonale, tendente all'ellittico.
I pavimenti sono in lastroni calcarei bianchi e neri con un semplice ma splendido disegno a girali e fioroni.
L'altare maggiore è in marmo policromo, mentre gli altari laterali facevano parte della chiesa di S. Tommaso in via Mirabella.
Le pareti interne presentano pregevoli stucchi.
Al suo interno, una splendida collezione di dipinti della scuola del Caravaggio, molti di autori ignoti:
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Martirio di S. Lucia (Ignoto, XVII sec.)
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Martirio di S. Agata (Ignoto, XVII sec.)
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Cristo nell'Orto (Giuseppe Mancinelli, XVII sec.)
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Mosè fa scaturire le acque (Ignoto, XIX sec.)
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Mosè e il serpente di bronzo (Ignoto, XIX sec.)
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Immacolata Concezione (Giuseppe Reati, XVII sec.)
Il Crocifisso ligneo è del XVIII sec.